PROGETTO MÈMORA
Il progetto Mèmora permette all’Archivio Pittor Giani di mostrare a tutti anche sul web il prezioso fondo artistico e documentale di cui dispone.
Donazione
L’Archivio nel marzo del 2020 ha ricevuto importanti donazioni in comodato d’uso gratuito grazie alle quali può ora disporre di preziosi documenti che permettono di fornire informazioni inedite ed essenziali sulla vita del rinomato artista sansebastianese e consentono di mostrare alcune sue splendide opere originali accuratamente selezionate negli anni. L’Archivio svolge un ruolo fondamentale nella promozione, consultazione, divulgazione e studio della figura di Felice Giani e si confronta con un pubblico eterogeneo al quale desidera offrire una documentazione completa e dettagliata anche da remoto degli scritti e delle opere di cui dispone.
Per fare ciò è indispensabile una catalogazione rigorosa ed accessibile attuata con metodi descrittivi codificati in ambito nazionale ed internazionale che permetta di interagire tra diverse risorse soddisfacendo articolate necessità.

Progetto Mèmora
La scelta in tal senso si è indirizzata verso il progetto “Mèmora” della Regione Piemonte in quanto strumento innovativo sviluppato dal CSI-Piemonte per la descrizione dei beni culturali, la raccolta di oggetti digitali e la fruizione libera e gratuita sul web.
“Mèmora” è un applicativo per la descrizione dei patrimoni degli archivi e dei musei pubblici e privati e per la realizzazione di collezioni digitali di immagini, suoni, video e 3D che descrive sia per tipologia di bene, sia in modo integrato offrendo la possibilità di ordinare le descrizioni, organizzarle, validarle e di stabilire molteplici relazioni fra i contenuti censiti che possono essere anche georeferenziati.
Le molteplici possibilità offerte dalla piattaforma ci sono parse idonee per soddisfare le nostre esigenze che hanno richiesto un importante lavoro di riordino e catalogazione sia del vasto patrimonio documentale oggetto di donazione (a cui vanno aggiunti anche i documenti già di proprietà dell’Archivio e quelli conservati presso l’Archivio Parrocchiale, l’Archivio dell’Oratorio della SS. Trinità, l’Archivio Comunale e presso alcuni cittadini sansebastianesi che ne hanno permesso la disponibilità) sia delle raccolte di disegni selezionati dal nostro primo presidente Piero Leddi e dal nostro segretario Vincenzo Basiglio ora nella disponibilità dell’Archivio. Il lavoro, ancora in corso a causa del grande numero di documenti a disposizione, è svolto dallo Studio di Arte e Restauro Gabbantichità (accreditato presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio), coordinato dall’Arch. Mariastella Daffunchio, ed è costantemente certificato da un gruppo di esperti guidato dalla Dott.ssa Marcella Vitali, storica dell’arte e massima conoscitrice dell’opera di Giani, con la consulenza della Dott.ssa Silvia Malaspina.

Il fondo documentale
Il fondo documentale è costituito essenzialmente dal prezioso taccuino di lavoro che racconta vent’anni di attività del pittore e dalla serie di interessantissimi documenti ritrovati dal dottor Riccardo Giani nel 1952 che hanno permesso la riscoperta e la riqualificazione dell’opera e della figura di Felice Giani. Tra questi spiccano i Diplomi di merito (assai prestigioso quello dell’Accademia di San Luca rilasciato al Giani dal Canova) ed una serie di lettere che descrivono i rapporti dell’artista con amici, parenti e personaggi notabili dell’epoca con i quali l’artista sansebastianese intratteneva rapporti epistolari spesso curiosi e divertenti. Interessanti, a titolo d’esempio, alcune lettere che documentano la vicenda ereditaria che si è protratta per anni e che ha coinvolto l’ avvocato Anton Maria Giani (parente dell’artista), il Comune di San Sebastiano Curone ed il Parroco in un’intricata vicenda dal sapore romanzesco; o quelle che si riferiscono alla volontà di Giani di realizzare a San Sebastiano un Istituto per l’Istruzione di ragazzi e ragazze disposto secondo precisi criteri organizzativi molto all’avanguardia per l’epoca. Dalla lettura delle carte emerge, oltre al carattere allegro, vivace e goliardico del pittore, uno spaccato di vita di grande interesse dell’ Italia napoleonica. Una sezione importante documenta lo scambio epistolare intercorso settanta anni or sono tra il Dott. Riccardo Giani ed i principali storici dell’arte italiana della metà del secolo scorso, tra i quali Servolini, Longhi ed Argan, grazie al quale è stata rivalutata la figura di Felice Giani ed è emersa con certezza la reale origine sansebastianese dell’Artista (considerato erroneamente proveniente dalla Romagna o dal Monferrato).

Il fondo artistico
Il fondo artistico dell’archivio è costituito invece da due collezioni, le più complete su Felice Giani ed il suo tempo presenti nel territorio alessandrino.
La prima, raccolta da Piero Leddi figura di spicco della pittura milanese dagli anni cinquanta del novecento, primo presidente dell’Archivio Pittor Giani, consiste in una scrupolosa selezione secondo il suo gusto ed i temi a lui affini (la rivoluzione francese e Napoleone) di disegni del maestro neoclassico completata da opere di artisti contemporanei del Giani e da un suo ritratto realizzato da Tommaso Minardi.
La seconda, costituita dalla collezione di Vincenzo Basiglio, segretario dell’Archivio e da sempre attento studioso e instancabile ricercatore dell’attività del Giani, annovera alcuni tra i più bei disegni del pittore sansebastianese collezionati in anni di appassionate e qualificate ricerche.
Il lavoro di accurata catalogazione, attenta trascrizione e precisa digitalizzazione della pregiata collezione nella disponibilità dell’Archivio è stato in gran parte realizzato ed è di facile consultazione sul sito di Mèmora per i beni culturali. Naturalmente tutti coloro i quali vorranno vedere documenti ed opere dal vivo e desiderano ricevere informazioni dettagliate su Felice Giani sono invitati a venirci a trovare nella sede di Piazza Roma n.15 a San Sebastiano Curone seguendo le modalità specificate su questo sito.