ACCADEMIA DEI PENSIERI

Felice Giani fonda nel 1790 a Roma l’Accademia de’Pensieri, un’occasione di libero confronto tra originali personalità dell’epoca.

Quando nel 1780 Giani arriva a Roma è fortemente impressionato ed attratto dalla cultura classica e dalle eccellenze artistiche della città capitolina e si getta con passione indomita alla raccolta di appunti e alla realizzazione di disegni sull’argomento. Questa passione, che caratterizzerà tutta la sua vita, lo porta ad un’ elevata formazione intellettuale a diretto contatto con eminenti personalità quali Mengs, Hamilton, Canova, Gessner e tutta la cerchia frequentante lo studio cosmopolita di Angelica Kauffmann. Il suo carattere brioso e socievole ed il suo spirito Bohémien fanno apprezzare a tal punto al Giani la condivisione delle  conoscenze classiche e delle concezioni artistiche con altri eminenti appassionati da convincerlo nel 1790 a  fondare, insieme con l’amico M. Köck, con il quale abita in palazzo Corea presso il mausoleo d’Augusto, l’Accademia de’Pensieri.

L’affascinante nome di questa nuova istituzione che ha sede proprio a casa dell’artista di origine sansebastianese è esplicativo: non una scuola, bensì un incontro di personalità artistiche che hanno alle spalle un tirocinio maturato presso diversi maestri o accademie e che  si confrontano su un medesimo tema di interesse comune svolgendolo nella più completa libertà pronti a confrontarsi nella riunione successiva in un dibattito artistico foriero di nuovi spunti e riflessioni. L’iniziativa avrà molto successo, vi affluiranno i maggiori giovani artisti dell’epoca di ambito romano tra i quali lo stesso Kock, Cammuccini, Sabatelli, Bossi, Dellera, Appiani, Kaufmann, Minardi, Cades e Caucig tra gli altri.

Archivio Pittor Giani, Scuola di disegno, Tomba Giulio
Archivio Pittor Giani, Scuola di disegno, Tomba Giulio

Scrive a metà dell’Ottocento il pittore toscano Michelangelo Migliarini che prese parte a quegli incontri (come riporta Stella Rudolph in un articolo pubblicato nel 1977 sulla rivista “Storia dell’Arte”):

“Al solo Gianni resterà sempre la gloria d’essere stato il primo a promovere una gara istruttiva fra gli artisti, verso l’arte di ben comporre. Questa era detta Accademia de’Pensieri, perché pensieri si chiamano, le prime idee gettate in carta dai pittori, delle composizioni coi colori. E le adunanze si tenevano nella sua casa. Il tema si dava alla fine di ogni seduta, per quella prossima, a quindici giorni, ovvero un mese di distanza, secondo le circostanze. Si deponevano i disegni da coloro che la frequentavano, nell’anticammera. Giunta l’ora destinata, colui ch’era di turno, portava la cartella de’disegni nella Sala degli adunati; e uno alla volta ne facea l’ostentazione sopra il cavalletto, acciò fossero giudicati. Quindi emanavano le lodi, o le critiche, sopra le bellezze o i difetti detto con imparzialità, riputandosi anonimo l’autore; schivando di servirsi dei motti arguti, che tendessero verso il satirico. Utile e bello era il vedere il medesimo tema, trattato da tanti diversi ingegni, e ascoltare le varie opinioni, che porgevano motivo a interessantissime discussioni. Finita la seduta si riportavano i disegni al posto primiero, e ciascuno sortendo, riprendeva il suo”.

Cooper Hewitt Museum, Felice Giani, disegno monumento Accademia della Pace

Questi liberi confronti tra artisti che si ripeteranno periodicamente all’Accademia dei Pensieri e più tardi all’Accademia della Pace segneranno profondamente i partecipanti, suggerendo loro idee e soluzioni che ne influenzeranno lo stile  caratterizzando un importante periodo della storia dell’arte